Di seguito pubblichiamo l'intervento sul programma fatto in assemblea dai candidati consiglieri di filadda, Monica Mazzoleni e Riccardo Memeo.

La scelta
di mettere al centro del nostro progetto il cittadino non può che tradursi sul piano pratico in un’attenta e
mirata programmazione di interventi che riguardano tutto ciò che può confluire
nel più ampio concetto di “sociale”.
Va considerato anche il fatto che ogni provvedimento amministrativo e legislativo avrà delle ricadute sui
provvedimenti sociali e viceversa, in virtù del fatto che la complessità dei
tempi che stiamo vivendo rende ancora più complesso "fare del
sociale", ma proprio per questo diventa essenziale e affascinante
affrontarlo.
L’impegno
sarà quello di offrire servizi alla
persona, intesa non solo come cittadino (un intervento in tal senso sarà la
creazione dello “sportello amico” per gli abitanti affinchè sappiano a chi
rivolgersi e come agire in determinate situazioni) ma servizi alla persona
intesa come sistema bio-psico-sociale, occupandoci quindi di benessere
individuale, di relazioni e di agenzie sociali.
L’area
principale sulla quale si focalizzeranno i nostri interventi è la famiglia, in tutte le sue forme e
sfumature, sposate, conviventi, monogenitoriali, ricostituite, con bisogni
speciali, di persone sole, proprio perché è la famiglia il cuore di una comunità,
quel ponte che collega pubblico e privato e che bisogna tutelare per il futuro.
Fondamentale sarà prevenire situazioni di disagio e marginalizzazione attraverso
una stretta collaborazione con le agenzie sociali del territorio
(servizi comunali, privati, volontari, scuola, servizi sanitari, servizi
culturali, azienda consortile) ponendo maggiore attenzione alle agenzie in cui le funzioni familiari sono svolte da servizi ed istituzioni diverse dalla
famiglia, ad esempio i servizi per la prima infanzia.
Uno
strumento di grande utilità che si è rivelato strategico, a questo proposito, è
l’uso dei “progetti” in quanto essi
sono in grado da un lato di sostenere le capacità di autorganizzazione delle
famiglie e dall’altro rendono ben evidente il ruolo dell’amministrazione
pubblica nel suo impegno per il sociale. Nei progetti può infatti emergere con
maggiore chiarezza l’incontro diretto con i destinatari degli interventi, una conoscenza
specifica dei bisogni in gioco, il controllo delle attività, la flessibilità
nei confronti di nuove esigenze, la verifica e la buona riuscita
dell’intervento.
Abbiamo
intenzione di realizzare politiche
familiari atte ad assicurare sia il sostegno del reddito familiare (come ad esempio la
tutela della maternità e della paternità informando le famiglie sui servizi del territorio e garantendo
l’informazione per l’accesso ai contributi statali e regionali; la revisione per l’ampliamento dei meccanismi di accesso ai servizi attualmente erogati mediante una intelligente
applicazione dell’Indicatore della Situazione Economica Equivalente) sia il sostegno
delle attività assistenziali e socializzanti della famiglia (garantendo
tutte le attività sociali e i servizi di
tutela della persona già in essere, assistenza domiciliare per i disabili e
gli anziani, pasti a domicilio, iniezioni presso la dimora del paziente,
telesoccorso; ampliando l’offerta delle iniziative
sociali a tutela della famiglia come il sostegno ai care-giver, il
reinserimento lavorativo, attività esperienziali).