
Sono basita dal
tono aggressivo con cui parla di me, perché mi attribuisce comportamenti che
non ho mai assunto e atteggiamenti che non mi appartengono. Inoltre la sua
reazione mi è parsa del tutto spropositata rispetto alla materia del
contendere.
Cercherò di
rispondere brevemente agli attacchi subiti, per poi chiudere in modo definitivo
una polemica che sta assumendo i toni del grottesco: come Siniscalchi ha dei
progetti concreti da realizzare, così io ho sicuramente occupazioni più
costruttive.
Negare che ci sia
una divergenza profonda tra la risposta da lui data in Consiglio Comunale a settembre
e le motivazioni espresse dal Sindaco Biffi a ottobre è ridicolo.
Siniscalchi ha
fatto delle considerazioni tecniche sulla necessità di incrementare l’utilizzo
degli e book e di porre l’attenzione sulle discipline scientifiche: pur non
condividendo le sue ragioni, le rispetto e le accetto, sperando di ricredermi.
Il Sindaco invece
ha affermato che la fiducia in Vannucci è venuta a meno nel momento in cui non
ha condiviso la sua candidatura e ha proposto al gruppo El@ di orientarsi su
un’altra figura per il ruolo di primo cittadino.
In
che modo questi due interventi vanno nella stessa direzione?
Probabilmente il
Siniscalchi fa riferimento al fatto che sia lui sia il Sindaco hanno sostenuto
che Vannucci “faceva politica” in biblioteca, senza che nessuno dei due
fornisse alcuna prova a supporto di questa grave affermazione.
Sfugge, tuttavia,
al Prof. che tale considerazione assume sfumature completamente diverse nei due
interventi. In particolare, nella risposta all’interrogazione proposta dal
Consigliere Iaconis e firmata da Siniscalchi si parla in generale di un
atteggiamento poco professionale del Dott. Vannucci per la sua tendenza ad
affrontare temi politici sul posto di lavoro. Mi preme sottolineare che ad oggi
non sono ancora state fornite prove a supporto di ciò, mentre sono numerose le
testimonianze in senso diametralmente opposto.
Il Sindaco invece
ha specificato che, dal suo punto di vista, il fare politica del Dott. Vannucci
consisteva nel sostenere il candidato rivale in biblioteca.
Passo ora
all’affermazione che la Arrigoni è un perenne attacco a tutto e a tutti:
non mi pronuncio sulla formulazione del periodo in italiano (alla frase ad
effetto avrei preferito argomentazioni) e mi limito a ricordare che esprimere la mia opinione non è un
crimine, ma un mio diritto.
Siniscalchi, mi
rivolgo direttamente a te: se ci troviamo in disaccordo o se condanno la
modalità con cui la maggioranza affronta determinate vicende, non devi farne
una questione personale e considerare il fatto come un attacco.
L’accusa più
paradossale del Prof. è quella di essere giovanissima, ma di fare politica
secondo un modello sorpassato, ossia quello dello scontro. La mia colpa è aver
risposto a una precisa domanda del Giornale di Merate su cosa pensassi degli
sviluppi e delle novità emerse in merito alla questione Vannucci - gestione
biblioteca.
Ho per caso cercato
lo scontro? Mi sono limitata a commentare una realtà già sotto gli occhi di tutti:
lo stesso Sindaco a settembre, dopo l’intervento di Siniscalchi, aveva promesso
che a fine ottobre avrebbe illustrato le reali motivazioni del
“siluramento” di Vannucci.
Quale sarebbe stata
la mia responsabilità nell’evidenziare quanto ciò sia contraddittorio e quanto
sia dannosa per Siniscalchi tale situazione?
È come se il marito
o la moglie, scoperto un tradimento, se la prendessero con l’amante!
Tra l’altro, io ero
anche sinceramente dispiaciuta per la posizione scomoda in cui il consigliere
si è ritrovato e questo traspare chiaramente dalle mie parole.
A proposito di
modelli sorpassati, sfugge a Siniscalchi che sollevare dal suo incarico un uomo
di cultura per un disaccordo politico non è certo un metodo di fare politica
innovativo e aperto al dialogo, anzi richiama delle tristi pagine della storia.
Però sono io la vecchia rinchiusa in
un corpo da giovane!!

Smentisco qualsiasi
pettegolezzo circa divisioni interne al nostro gruppo, che sono state sicuramente
alimentate dall’insensata distinzione di Siniscalchi tra adulti e giovani del
gruppo consigliare Filadda e dall’insinuazione di un qualche conflitto
generazionale.
Siniscalchi, facci
un favore: preoccupati del tuo gruppo e coltiva le relazioni al suo interno,
concentrati sui buoni progetti culturali che stai sviluppando e, soprattutto,
non sentenziare su rapporti umani e politici che non conosci e non ti
riguardano.
Martina
Arrigoni
20 commenti
Write commentiApprofitto del vostro spazio per pubblicizzare il nuovo romanzo che sto scrivendo, se tutto andrà bene uscirà in primavera prossima, al caso ho scelto un pezzetto per sottoporlo alla vostra gradita critica. Sia chiaro: un pezzetto scelto a caso, parola di giovane marmotta. Sapete com'è, tra giovani, ci s'intende.
ReplyL’unico che non ha capito sono stato io, in un sussulto di riflessione afferro di aver agito in buona fede ma ho sbagliato nell’ inerpicarmi per le montagne imperfette. Non ho mai detto di essere il migliore, però qualcuno avvisò che mi pongo male. Sarà per quel briciolo d’intelligenza che mi porto addosso ma non capirò mai come potrebbe far paura, casomai è la stupidità che dovrebbe fare paura. L’intelligenza crea competitività, ma la stupidità è imprevedibile. Con un individuo intelligente puoi controbattere con le parole, con un idiota ti difendi solo facendo a botte. Ed io, a botte, non ho fatto mai. Per questo, la stupidità, mi fa paura. Scavo nei libri per ricordare un aforisma di Socrate: costui crede di sapere mentre non sa, io almeno non so e non credo di sapere. Questa piccola differenza mi fa sembrare di essere più sapiente di quel che sono, perché non credo di sapere quello che non so…. Così parlò il grande filosofo greco. Magari l’avessi studiato meglio, aggiungo da sciocco qual sono, non sarei stato zitto anche quando sapevo.
Marco Vannucci
Martina complimenti per la chiarezza e l'onesta intellettuale che traspare del tuo intervento. Essere giovani significa anche non accettare compromessi con niente e nessuno; fare e dire sempre quello che si ritiene giusto. Purtroppo a Villa d'Adda questo non è possibile, almeno fintanto ci sarà qualcuno che pensa di fare politica pro domo sua. Peccato che per non scontrarsi ci siamo persone, che francamente pensavo più limpide e corrette, che hanno imparato in fretta che allinearsi permette di ottenere di più che essere schietti. Ancora una volta Martina hai dimostrato di non essere succube di niente e nessuno. Complimenti. Di giovani come te ce vorrebbero tanti.
ReplyVannucci è un grande!
ReplyMartina altrettanto grande!
ReplyBrava,Martina!
ReplyHai tappato la bocca al sapientino!
Per tappare la bocca al sapientino ce ne vuole! La Martina è ancora piccola e ingenua! Deve provare a chiedere a papà!
ReplyChe miseria, quando non sai controbattere tiri sempre fuori la storia del padre. Dopo tre anni che stai prendendo sotto non hai ancora capito che Martina ti da la paga tutte le volte che vuole.Certo che per capirla ce ne metti di tempo.
Replyquello è il pensiero del chioso e del barat, purtroppo per loro, ne avranno di strada da fare e anche a gambe levate
ReplyBuongiorno
ReplyIl sig Siniscalchi parla tanto di collaborazione, quindi potete informarci sulla nuova associazione che si aggiudicherà la gestione della biblioteca.
grazie
L.E.O
Lo diranno come al solito dopo averla creata. A proposito è legale costituire una associazione per gestire un servizio pubblico?
ReplyNon sei venuta trop bene in foto sul giornale di Merate.
Replygià creata magia della cultura responsabile daniela chiappa
ReplySi, è legale. Tutti i comuni, oggi, tendono ad esternalizzare i servizi con il risultato, facilmente verificabile, di ridurre le spese oltre ad ottenere un servizio migliore che un dipendente, protetto da un contratto di assunzione, non sempre garantisce a meno che non sia un professionista nell'anima. I bandi di concorso che caratterizzano l'assunzione diretta è una forma di democrazia ma nei chiaroscuri dei bandi, ben lo sappiamo, spesso non si rivela la scelta migliore. Quel che indigna sta nel monopolio delle cooperative ma questo, comprensibilmente, è un altro discorso. Per la biblioteca di Villa d'Adda auspico la continuità tramite la mia collega Loretta, sono sicuro che sarà capace di mantenere lo stato raggiunto. Uno stato ottimale. Penso converrete su questo.
ReplyMarco Vannucci
Il discorso è se, è lecito far nascere un associazione per farle vincere un appalto?
ReplyA quante persone senza lavoro stabile tutte le associazione tolgono?
La tendenza ad esternalizzare il servizio per ridurre le spese ed aumentare la qualità sembra nobile ma non penso sia quello utilizzato nei comuni.
È più semplice esternalizzare che responsabilizzare e motivare un dipendente
L.E.O.
Vero, potevano prendermi di profilo!
ReplyAnche un dipendente è in grado di dare un servizio eccellente se capace, volenteroso, motivato e supportato da un Assessore in grado di attuare scelte
Replyamministrative coerenti gestendo le limitate risorse a sua disposizione.
Potevano prenderti anche per il cu..tanto è la stessa cosa
ReplyIl commento precedente è stato pubblicato a dimostrazione dell'imbecillita' di alcuni che non concepiscono neanche lontanamente un utilizzo costruttivo di uno strumento di informazione che vorrebbe contribuire al dibattito e a uno scambio costruttivo di diverse opinioni. Ogni ulteriore commento che contenga espressioni e concetti offensivi non sarà preso in considerazione e direttamente cestinato.
ReplyMa non pubblicate i commenti degli idioti.
ReplyIl mondo è pieno di idioti e di infami. Internet, purtroppo, non fa eccezione. E anzi, come è arcinoto, è terreno d'elezione per personaggi miseri, incapaci di scrivere un pensiero compiuto, leoni da tastiera il cui unico scopo della vita è insultare online. Invece di offendere impara ad argomentare, se per te non è troppo difficile.
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