Che il sig.
Gianfranco Biffi mal
tolleri la posizione di chi non la pensi come lui e abbia “l’ardire”
di esprimere il proprio pensiero è fatto stranoto, così come è
ampiamente dimostrato dai fatti che abbia le idee confuse sul suo ruolo di garante della
correttezza amministrativa e talvolta anche sul concetto di legalità.
Se così non fosse,
infatti, il Sindaco non sarebbe stato condannato dalla Corte dei
Conti della Regione Lombardia a risarcire 46.000,00 € al Comune di
Villa d’Adda per aver sopravvalutato il costo di acquisto della
casa Porta, a pagare la multa di € 6.000,00 comminata al Comune dal
Parco Adda Nord, a sforare -unico comune della bergamasca- il patto
di stabilità nel 2015 per la somma di € 200.000,00, con
conseguente sanzione di € 69.000,00.
Tutte circostanze
che si sono verificate nonostante la minoranza ne avesse
correttamente segnalato le avvisaglie in sede di consiglio comunale,
in momenti in cui ancora era possibile collaborare ed agire per
evitarne la realizzazione.
Adesso l’ira del
Sindaco si è concentrata sui consiglieri comunali della lista
Filadda, che sarebbero accusati di voler sostenere la causa della
scuola materna Tranquilla Frigerio, per poi mettere il bastone fra le
ruote di chi, bontà sua, vuole erogare più di 70.000,00 € a “suo
insindacabile giudizio”.
È chiaro il
tentativo di gettare discredito sugli avversari politici, con il
rischio concreto di renderli invisi quella parte di cittadinanza che
ruota intorno alla parrocchia.
Per questo abbiamo
deciso di fare chiarezza, spiegando quali sono i nostri dubbi sul
tema dei contributi alla Scuola materna Tranquilla Frigerio, senza
mai
metterne
in discussione l’erogazione (i dettagli li troverete sul blog: www.
Filadda.it).
Qui facciamo solo un
veloce sunto della nostra posizione.
Tutti sanno che a
Villa d’Adda esistono due scuole materne paritarie, che svolgono la
stessa funzione educativa della scuola materna Tranquilla Frigerio,
nonostante le singolari opinioni di alcuni consiglieri che,
probabilmente per difendere l’operato della maggioranza a cui
fieramente appartengono, ritengono che vi siano delle differenze.
Come riportato nella
nostra dichiarazione di voto (pubblicata anche sul sito
istituzionale), il nostro obiettivo non è quello di “andare
contro” una struttura che tanto ha fatto e continua a fare per
l’infanzia di Villa d’Adda (tra l’altro frequentata da due dei
nostri Consiglieri), ma capire i motivi per i quali, a fronte di due
scuole che svolgono la stessa funzione, vengono adottate scelte
diametralmente diverse.
Da una parte, si
concedono contributi pro
capite
per i bambini frequentanti e residenti a Villa d’Adda di € 75
mensili, dall’altra non si concede nulla. E ancora a una, si
concedono “ad
insindacabile giudizio della giunta”
(leggere la delibera per credere) € 10.000 per opere di
manutenzione straordinaria, all’altra nulla.
Per noi le politiche
educative sono uguali per tutti i bambini, non esistono cittadini di
serie A o serie B. Per noi, se viene erogato un contributo per
l’abbattimento della retta, questo deve essere uguale per tutti i
cittadini che versano nelle stesse condizioni economiche.
Bastano logica e
buon senso per capire che le regole di una corretta gestione del
danaro pubblico impongono il dovere giuridico e l’obbligo morale di
motivare e giustificare le elargizioni di danaro della collettività
sulla base di motivazioni oggettive.
Attaccare la
minoranza, senza nemmeno rispondere nel merito alle criticità da
essa evidenziate, è sintomo di un atteggiamento poco collaborativo, e
bollare come “stucchevoli”
la
richieste di chiarimenti da parte dell’avversario la dice lunga
dell’opinione che il Sindaco ha della minoranza, non certo della
modalità con cui noi svolgiamo il nostro ruolo.
I cittadini che ci
hanno votato lo hanno fatto per cambiare, ci hanno votato perché
hanno condiviso i principi che animano il nostro agire politico,
legalità, trasparenza e correttezza amministrativa.
Se il Sindaco e i
suoi consiglieri non condividono il nostro modo di intendere la
politica e il servizio che stiamo svolgendo come consiglieri, se non
accettano i buoni consigli confondendoli con critiche, chiaramente
non è un problema nostro. È, tuttavia, un problema per il paese,
perchè sono solo tante piccole occasioni perse per costituire un
percorso condiviso, positivo ed utile per i villadaddesi.
Infine, ci
rivolgiamo al direttamente al Sindaco per una piccola precisazione.
Il rispetto delle leggi e dei commi non è “pretestuosa”
e
finalizzata a “cogliere
in fallo l’Amministrazione”, bensì
è il fondamento dell’attività amministrativa, almeno per evitare
di scrivere nelle delibere che le decisioni vengono prese a
“insindacabile
giudizio della Giunta”.
3 commenti
Write commentiNeanche il Duce aveva questo arrogante pensiero.
ReplyA mio "insidacabile" giudizio l'abbattimento rette non po essere identico e dato pro-capite , ma deve attenersi alle norme previste per gli aiuti vedi ISEE. Lo stesso è stato inserito come metro per evitare che i più ricchi non paghino e i più poveri pagassero più di quanto si possano permettere. Non sono proprio di sinistra ma qui non conta l'orientamento politico ma la coscienza di ognuno di noi compreso la conoscenza delle norme in vigore nello stato italiano.Come al solito a Villa D'Adda tutto si fa in barba alle norme e in base al proprio " insidicabile giudizio " questo comporTamento è più vicino alla ANARCHIA che alla DEMOCRAZIA.
ReplyIo ritengo che queste scelte,purtroppo,siano conseguenza del palese nepotismo creato dall ‘attuale amministrazione.
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